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National Team Speeches (thread closed)

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From: Jericho
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169014.2 in reply to 169014.1
Date: 1/11/2011 6:51:54 AM
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Mi chiamo Luciano aka Jericho, 24 anni, 11 stagioni spese nel mondo di BB. Voglio prendermi la responsabilità di essere il nuovo coach del nostro NT, per respingere la feroce sfida delle nazioni emergenti, e riprendere stabilmente il posto che l’Italia merita, tra le prime quattro al mondo. Lo possiamo fare, perché abbiamo la base, il talento, l’esperienza, la passione, che nessun altro può eguagliare. Ci manca solo un ingrediente fondamentale: un approccio nuovo, che ci permetta di mettere in campo quella immensa potenza inespressa che abbiamo.

Questo approccio è per me un’organizzazione del tutto diversa, innovativa su questa scala, ma che ho già apprezzato altrove, nella quale trovino il giusto posto i manager con grande (immensa?) esperienza, e gli emergenti con tanta passione e voglia di imparare. Servono tutti, perché solo facendo crescere la comunità ampliando la base comune su cui lavoriamo possiamo raggiungere i nostri obiettivi: crescere, divertirci, e ovviamente vincere.

BB oggi
Non basta più agire “come al solito”. BB è cambiato. I talenti sono cresciuti per tutti. Tanti ne abbiamo cresciuti anche noi. Ora non solo dobbiamo temere Cina, Francia, Spagna, Lituania, Lettonia, Estonia e Germania, ma anche Svizzera, Argentina, Croazia, Polonia, Ungheria, e non solo, perché il pic facile è spesso punito.

Abbiamo un punto di partenza che pochi hanno: una squadra competitiva, una base enorme, tanta esperienza, passione, competenza nei nostri manager. Molti di noi sono andati in giro per il mondo a fare esperienza, a sviluppare nazionali che altrimenti non sarebbero mai cresciute (non così!), tornando con idee nuove ed entusiasmo. Io sono uno di quelli, ho gestito nazionaline, cresciuto talenti (incluso il mio Artese), fatto parte di staff.

“Come al solito”...si perde!
Per quanto un coach si dedichi anima e corpo, è uno, ha un suo profilo, ha i suoi limiti, ha dei limiti di tempo e modo. Questo limite si vede in molte cose: lo sviluppo dei 22 e dei 23 enni, l’utilizzo dei pollai, la crescita complessa e discontinua di talenti che scalzino i titolari attuali, solo per fare esempi. Così facendo, stiamo perdendo progressivamente posizioni e vantaggio.

Allora cambiamo
Il mio sogno è una comunità che, in poche stagioni, abbia fatto un grande salto di qualità in termini di maturità media, con competenze ed esperienze che si son diffuse più rapidamente di quanto accada oggi. In cui ogni talento sia sfruttato al meglio. In cui potenziali pollai siano sistematicamente sfruttati. In cui ogni giocatore ad alto potenziale possa essere spremuto al massimo. Non è un lavoro per un “uomo solo”, né per le organizzazioni universalmente adottate oggi. Serve un modello nuovo, ad alta specializzazione. In U21 un “nano” può essere un po’ più guardia o un po’ più play, ma già a 21 anni il suo profilo viene caratterizzato, e da allora in avanti deve crescere nel suo ruolo, o non sarà utile alla nazionale.

Le novità
Riformerò radicalmente il sistema di scout: niente più giocatori che mai vestiranno la maglia azzura, niente più talenti dispersi. I più esperti avranno il compito di indirizzare con precisione lo sviluppo di giocatori per 2-3 stagioni, i più giovani del gioco potranno e dovranno lavorare con i primi, apprendendo i “segreti” dell’allenamento del ruolo e seguendo individualmente i talenti.


From: Jericho

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169014.3 in reply to 169014.2
Date: 1/11/2011 6:52:03 AM
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Ruoli particolari saranno assegnati per seguire il mercato, prevenire abbandoni e svendite, e anche per pianificare e sviluppare i pollai e identificare i “mecenati”, senza i quali i megatalenti non sopravvivrebbero o lo farebbero con la forma di un ottantenne obeso.

C’è poi il campo, le partite, i tornei. Qui l’osservazione “industriale” di ogni singolo giocatore, coach, comportamento, squadra, è ancora più importante. Qui il gioco sarà più duro ed i risultati più evidenti, perché ogni settimana, come coach, sarò chiamato a fare la differenza prendendo la decisione giusta. Anche qui lavorerò con un team che avrà il compito di “industrializzare” l’osservazione, creando una base di informazione che sarà utile anche per i prossimi mandati.

Il tempo
Una grande differenza con il passato è nella gestione del tempo. Un coach, per quanto possa volerlo, non sarà mai dedicato 24x7 alla nazionale. Inevitabilmente, qualche cosa (i 22 enni, la preparazione di una partita, i pollai...) passa in secondo piano. In questo modo OGNI cosa avrà la massima priorità, perché avrà un responsabile che vi si focalizzerà. Il mio compito sarà di mantenere in sincronia questo meccanismo, più complesso delle organizzazioni tipicamente usate, ma infinitamente più potente.

Se mi voterete
Voglio che il mio (eventuale) mandato sia quello della svolta, un lavoro che non finisca in un BB-biennio, ma che possa essere continuato e sviluppato nei successivi, sia pure con le peculiarità che ogni coach vorrà e dovrà portarvi, ma sempre sulla solida base di quanto già fatto. La comunità sarà “coinvolta”, perché ognuno potrà accelerare la propria crescita, creando il proprio unico top team, e magari preparandosi a diventare il cittì del futuro, in modo più rapido ed efficace di quanto accaduto finora.

Oltre all’ovvia priorità del risultato del campo, al termine del biennio voglio lasciare un’organizzazione funzionante, che io o un nuovo coach potrà sfruttare, dei modelli che mai abbiamo avuto su pollai e mecenati e sullo sviluppo di 22 e 23 enni, il db completamente riaggiornato, e una ricca base dati perlomeno relativa a tutte le squadre che affronteremo (e magari allargata a tutte le principali “potenze”).

Jericho

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169014.4 in reply to 169014.3
Date: 1/11/2011 4:01:45 PM
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Mi presento, sono Pregipus, coach della Cyber Team che milita in IV.55
Trovo che troppi fronzoli e le chiacchiere stiano a 0, io sono per il lavoro,lavoro,lavoro,cosa che mi ha fatto prendere la strada della lunga militanza in V per costruire la squadra con l'unico obiettivo di salire solo quando avrei potuto tentare il doppio salto, che purtroppo ho mancato, anche se solo per un soffio.
Con la stessa tenacia vorrei portare avanti i nostri colori nel mondo, aiutato da chi vorrà farlo, discutendo con chi vuol discutere e confrontandomi con chi vul confrontarsi.
Non aspettatevi da me statistiche,analisi o quant'altro postati alla luce del giorno in lunghi 3d, non è il mio modo di lavorare, ma state pur certi che a ogni domanda che mi verrà posta io risponderò, sempre.
Non mi dilungo ulteriormente, per ogni altra domanda c'è il dibattito e sono a vostra completa disposizione.

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169014.5 in reply to 169014.4
Date: 1/12/2011 9:55:44 AM
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mi chiamo luca, sono di pisa e gioco da stagione 2.

in queste 14 stagioni mi sono presentato come desapareçido11, ÐΞﮎ@ﮎHQipΞR[A in quanto coach della nazionale maggiore albanese ed adesso ÐΞﮎ@þiﮎA. la storia della squadra è qui http://www.buzzerbeater.com/team/36307/history.aspx per chi volesse spulciarsela.
non ve lo auguro :P

a parte i caratteri stravaganti del nick, dovessi vincere le elezioni porterei alla causa l esperienza accumulata in 13 stagioni, 5 di queste passate in II serie, 6 a far gavetta in albania e 4 come scout per la nostra nazionale.

programma ed obiettivi: poche chiacchiere, vincere l europeo.
ci sono state stagioni dove in effetti il nostro movimento ha avuto bisogno di crescere, cambiare metodi, metter su database, squadra scout etc.
la crescita non deve finire mai, è vero, ma questo deve essere il biennio del riscatto dal punto di vista dei risultati, soprattutto in vista della competizione in casa.

si, bravo, vincere: e come?: per questo c è il dibattito, a stasera ;)

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169014.6 in reply to 169014.5
Date: 1/12/2011 4:23:01 PM
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Ciao a tutti :)

Innanzitutto, mi scuso per la presentazione tardiva ma negli ultimi due giorni ho avuto parecchio da fare in RL.
Il nome di battesimo e l'anno di nascita ve li deducete da soli dal nick, quello che mi preme dire è che gioco a BB dalla stagione 2, e ho all'attivo un campionato di III e due di II, nonchè svariate stagioni di militanza in serie A.
Sono stato vicino alla nazionale, a fasi alterne, fin da quando portai Vedovato a vestire la maglia azzurra, e attualmente collaboro alla gestione della nazionale stessa come scout.

Il "se sarò eletto.." vale per tutto il discorso ed evito di ripeterlo :)

Mi candido perchè penso che la mia familiarità con la gestione di giocatori di alto livello e la mia esperienza ad altissimi livelli costituiscano un valore aggiunto rispetto al resto dei candidati: ho sempre pensato che la gestione tattica e strategica delle partite - vale a dire preparazione del match e gestione entusiasmo - fosse il mio punto forte, e penso che non a caso mi abbia portato ad ottenere nelle ultime stagioni una promozione dalla II e un quinto e un terzo posto in A nonostante il monte stipendi spesso inferiore a quello dei miei avversari. Mi è sempre piaciuto, anche se non sempre mi è stato possibile nella mia squadra di club, sfruttare l'imprevedibilità di una squadra bilanciata nelle sue caratteristiche offensive per non dare agli avversari punti di riferimento cui appoggiarsi e, per quanto possibile, vorrei percorrere questa strada anche con la nazionale. Ovviamente non sono così presuntuoso da pensare da essere il miglior manager italiano in assoluto, quindi ho intenzione di chiedere agli allenatori che più stimo tra quelli di alto livello di potermi tenere in contatto con loro per condividere le scelte e le decisioni più complicate.

Le ultime stagioni hanno dimostrato che non abbiamo nessun vantaggio, teorico o pratico, nei confronti delle altre nazionali: semplicemente siamo tra i top team, ma dobbiamo continuare a lavorare per rimanerci e per stare al vertice del gruppo dei più competitivi. Per fare ciò, è importante concentrarsi sulla crescita dei nostri giocatori nelle secondarie, che una volta appianati i livelli delle primarie fanno la differenza, e in particolare dei ruoli più delicati come AP e AG, con un attento supporto e motivazione ai manager che allenano queste tipologie di giocatori.
Ho intenzione di valutare più avanti se sarà il caso di incaricare qualche volontario di fiducia come gestore dei rapporti
con gli allenatori, ma penso di potermela cavare in questo senso.

Quello che invece non penso di poter fare da solo è gestire i rapporti con tutti gli allenatore dei giocatori importanti dai 22 anni in su. Al momento nel db vedo questo tipo di giocatori catalogati per potenziale, ma non so se ci sia qualcuno oltre a Rebecca a seguirne la crescita. Penso che al contrario andrebbero seguiti come gli under21 perchè, sebbene la maggior parte dei loro allenatori possa essere già competente in materia di allenamento, è molto importante farli sentire parte del progetto per stimolarli a non smettere di allenare con continuità. Per questo ritengo di dover seguire personalmente la crescita dei più importanti e atipici, mentre penso sia giusto assegnare gli altri agli attuali scout, che per gli over21 avrebbero più un ruolo di comunicazione che di indirizzamento degli allenamenti.

Un'altra cosa del recente mandato che non mi è piaciuta è l'esodo di campioncini italiani altamente sostenibili nelle serie maggiori: penso che questo tipo di giocatori vada tutelato e, se è vero che i pollai sono quelli che sono e non si può fare più di tanto per crearne di nuovi, al contrario questo tipo di giocatori va accasato ad allenatori di fiducia, se necessario cercando di conciliare le esigenze del manager che vende e di quello che compra tenendoli in contatto, e non abbandonato a team esteri di dubbia affidabilità.

Sicuramente avrò dimenticato qualcosa, per questo c'è il dibattito.