BuzzerBeater Forums

Come al solito, MWP non ci tradisce. Intervistato durante il training camp che sta svolgendo con i Los Angeles Lakers, quando i giornalisti gli hanno chiesto se Steve Nash, neo acquisto dei gialloviola, fosse il più elegante ed educato dello spogliatoio, Metta ha risposto così:

“Beh… E’ bianco, quindi probabilmente sì!”

Ma ci è o ci fa?
Nash quest'anno dovrà tirare fuori del suo meglio per tenere a bada quella banda di personaggi che si ritrova a fianco

Non scopriamo certo oggi che Kobe sia tanto forte quanto antipatico (per lo meno a me) e accentratore/egocentrico.

Dice una cosa che in fin dei conti pensano tutti, ma che avrebbe fatto piú bella figura a non dire.

Anche perchè il succo del suo discorso non era "quanto sono scarsi Smush Parker e Kwame Brown", bensí "quanto sono figo io che a momenti vinco l'mvp giocando con Parker e Brown"

Smush quell'anno andava a 12 di media..ok non sarà una stella, ma tanto brocco non doveva essere..

Douglas-Roberts (los angeles lakers) su Bologna

"esperienza fantastica per me, perché durante il lockout ero solo un giocatore al terzo anno di NBA e per me contava solo il basket. Non era questione di soldi, avevo solo bisogno di giocare, e lì ho preso l'impegno di restare. Giocare a Bologna mi ha reso sicuramente un giocatore migliore, mi ha reso una persona migliore. Non avevo idea di cosa avrei trovato, in genere quando si pensa all'Italia si pensa solo alle belle cose, al buon cibo, ed è così, ma il gioco è molto diverso. Vedono il basket e gli atleti in modo diverso. Ci si allena due volte al giorno, in sessioni di due ore anche molto dure, non ci sono giorni di riposo. Lì conta molto più l'organizzazione che l'atleta.
Sono molto riconoscente alla Virtus, anche se le condizioni di vita erano terribili. Alcuni giorni mancava il riscaldamento e la casa era molto piccola. Accendendo più cose contemporaneamente si rischiava che saltasse la corrente e diverse volte ho dovuto riscaldare 'acqua per poter fare il bagno a mia figlia. Gli spogliatoi poi non erano molto puliti, c'era muffa e non si poteva girare a piedi nudi, alcuni compagni hanno preso anche delle infezioni. Sembrava di essere tornati ai tempi in cui ero bambino a Detroit. Ma ripensandoci adesso non importa, la Virtus mi ha reso una persona e un giocatore migliore, mi hanno trasformato in un all-arounder e reso un difensore migliore.
Adesso sono qui ai Lakers e i ragazzi mi considerano un buon difensore. In NBA c'è molta gente che si alza dalla panchina e segna, ma io voglio essere diverso, voglio aiutare in difesa e so che posso farlo. Devo ringraziare i miei allenatori in Italia che mi hanno reso così."

sticazzi

Non dimenticarti che è cresciuto a Reggio, ha la testa a spigoli