Mi inserisco anch'io nel dibattito giusto per fare qualche precisazione sparsa alle cose lette qua e là.
Club e NT sono contesti totalmente diversi e il fare bene da una parte non significa fare bene nell'altra. L'unica certezza penso sia questa: se non hai capito una fava di niente del mdg probabilmente fallirai da tutte e due le parti.
Per chi ha vissuto e lavorato nel mondo delle nazionali, fare una comparazione con il club, e trovarci grandi analogie, è sintomo di non aver compreso così bene il lavoro che uno è chiamato a fare. Chi non si è mai prodigato ma ha vissuto tutto dall'esterno, semplicemente non ha un metro di paragone e non dovrebbe lanciarsi nello stesso.
Questo a mio avviso è importante, perché pensare il CT sia colui che "convoca e fa la formazione" è un principio sbagliato. Se fossimo con uno staff di 80 persone potremmo fare ognuno il compitino, avere un'organigramma infinito con una ripartizione di ruoli raffinata, ma con il n° di persone a disposizione la cosa è irrealizzabile. Il CT in essenza ricopre tutti i ruoli: fa la formazione, fa il coordinatore, fa lo scout etc. Dopodiché benvenga se in annate "ricche di personale" abbia la possibilità di diminuire alcuni di questi aspetti ma bisogna guardare in faccia alla realtà e alla vastità (in termini di n° di giocatori) italiana.
Limitarsi a fare la formazione significa in essenza lanciare un boomerang che, e questo va chiarito, non tornerà per prendere in testa te ma uno dei tuoi successori che verrà, probabilmente, malgiudicato per avere una NT di basso livello. Ce ne si può fregare degli altri o del futuro ma, in un'ottica di collaborazione collettiva, è un qualcosa che non mi piace.
Il discorso esperienza/inesperienza per me è importante. Avere attorno persone che sanno ti aiuta ma, in ultima istanza, sarai sempre tu a dover prendere le decisioni e in questo l'inesperienza viene pagata, indipendentemente dalla bontà dello staff. Non è neppure una questione di quanto uno abbia capito il gioco a fondo, è una questione di avere il tempo di calarsi nella parte. E non mi chiamo fuori da questo discorso, perché io sono il primo che sto vivendo questa transizione.
Perché si stressa l'idea che gli "esterni" possano lavorare con lo staff attuale (con metodi dialettici più o meno opinabili) durante i mandati invece di scomparire tra una tornata elettorale e l'altra? Perché uno parla di "idee di gioco" diverse, ed è lecito averle, ma allenerà un team costruito su altri principi. Io sarei più che contento di avere un aiuto aggiuntivo, idee aggiuntive...soprattutto però mi piacerebbe che uno veda, sperimenti, la filosofia attuale "da dentro" perché una volta CT, pur portando nuove idee, dovrà ereditare un roster diverso da quello che si vorrebbe. E, per noi che dedichiamo ore alla NT, è un segno anche di rispetto nei confronti del tempo e del lavoro svolto finora. Se ho seguito per anni lo sviluppo di tanti giocatori, non è così assurdo pretendere di essermi confrontato davvero sulle filosofie di gioco con chi "prenderà in mano" il mio lavoro.
Last edited by GM-samusaran (ITA-Staff) at 7/24/2018 8:29:34 AM