Gentile SpicyMcHaggis,
quello che scrivi è condivisibile in termini assoluti, ma la gestione dei giocatori ed il valore aggiunto che si deve creare nella loro "somma" è un qualcosa solo in parte legata all'esperienza.
Non nascondo assolutamente la mia inesperienza, ma contemporaneamente preferisco sottolineare la freschezza delle idee nuove, un nuovo modo di immaginare il gioco e la squadra.
Quanto alla difficoltà di gestire giocatori di alto livello, il miglior coach è a mio giudizio quello che riesce a non farsi condizionare dalla personalità fuori dal campo dei giocatori. Un trainer deve considerare i suoi giocatori come le tessere di un puzzle, e come in un puzzle ci sono tessere facili da inserire (ad esempio quelle di bordo) e tessere difficili (le centrali con tinta unita). Questo è il ruolo dell'allenatore, ed io sono convinto che avere un'esperienza inferiore rispetto ad altri candidati possa essere compensato dalla forza della novità. Ci credo, ci credo davvero.
Andrea