Intendo dire che se devo seguire un programma per due stagioni consecutive per come me lo indichi te... (te inteso come coach dell'u21 o maggiore o che altro) io non é che necessariamente ti dico "ok, va bene", ma posso fare anche diverse modifiche da una settimana all'altra, a seconda degli infortuni, dei minutaggi, di come mi gira, delle valutazioni che faccio, degli acquisti che magari cambiano le strategie.
Del tipo, se io ho un giocatore (e ce l'ho) di 18 anni con potenziale da nazionalina, e te da coach mi dici "devi fare questo questo e quest'altro" io ti posso anche dire che non sono d'accordo e che voglio fare come meglio mi aggrada. Se io faccio così, un altro fa così, altri fanno così... il numero di papabili diminuisce, devi sperare di trovare tanti "polli d'allevamento" :-) che non sempre saranno buoni manager (vedi quello di Lanfranchi e/o Salvini che ci siamo presi una meravigliosa inchiappettata)
Chiarisco:
1) un programma è sempre "di massima", poi ci si deve adattare agli eventi
2) un buon programma ha un mix di mono e biruolo, in modo che ogni settimana posso decidere flessibilmente cosa fare senza stravolgerlo: se so che devo fare -diciamo- 7 mono OD, 3 mono JR, 4 JS, posso scegliere quando e cosa fare ogni settimana senza fare casino o stare in filo diretto con lo scout
3) OGNI giocatore ha un programma diverso. In Italia ne ho seguiti una ventina, e non ho lo stesso programma per due (nel db è tutto scritto, chi ha accesso può vedere). Normale che OD arrivi prima, ma vale per tutti
4) il programma si propone e discute con il manager. Se non è utile per il manager, non sarà seguito. E' un fatto. Se è utile, il manager tenderà ad ingegnarsi per sviluppare il team adeguatamente. Nella maggior parte dei casi, se ben discusso, impostato, motivato, ragionato, funziona. Tra i manager miei, a memoria il 40% ha un programma di 1-2 stagioni, il 30% è muto, il 30% dice di sì o "farò del mio meglio" e sviluppa dei carciofi.
Lanfranchi è un caso estremo, non a lietissimo fine purtroppo.