il problema del solare fotovoltaico è il rendimento che danno i pannelli,quelli "classici" in silicio grazie al piffero che non sono applicabili su larga scala,se hanno un rendimento del 10%
Avevo letto che in alcuni laboratori americani,tramite le nanotecnologie,avevano realizzato prototipi di materiali con rendimento pari al 30,addirttura 40%(per intenderci,lo stesso rendimento di un'automobile alimentata a benzina).Se quei materiali fossero producibili su larga scala,lo superficie necessaria per la sistemazione dei pannelli si ridurebbe drasticamente,e i problemi che citi tu verrebbero eliminati.Anche perchè l'energia solare non è una fonte di energia certamente più aleatoria dell'uranio,anzi,se non sbaglio i giacimenti di uranio conosciuti dovrebbero(il condizionale è d'obbligo) esaurirsi in meno di 2 secoli,al livello di consumo attuale
Insomma,non è che ha meno problemi di altre fonti energetiche
Il problema dell'idrogeno è come produrlo in grandi quantità,dato che in natura non è praticamente presente se non in composti(esempio classico acqua).Il problema è estrarre l'idrogeno da questi composti.la cosa più sensata sarebbe usare l'elettrolisi dell'acqua,che però ha il problema di essere poco efficiente,e di richiedere una discreta quantità di energia(attualmente si usano le fonti non rinvoabili fossili,quindi il problema verrebbe solo traslato).Il problema è solo quello,la cella galvanica per produrre energia l'aveva sperimentata la Fiat e le altre case automobilistiche 40 anni fa,eh
P.S. hai scordato il geotermico,che in un paese come l'italia non risoleve completamente il problema,ma può aiutare molto