Una cosa è vendere una società, una cosa è valutarla. Per quale motivo una società in azionariato popolare non può essere valutata?
Io ho detto non confrontabili, non "non valutabili".
Premesso che il fatturato di queste squadre è circa 400-500 mln l'anno, (tra i 100 e i 200 in più della Juve di questa stagione, che con i premi uefa ha raggiunto un bel picco, più del doppio del Milan), il motivo del non confronto è sempre lo stesso. Più persone possiedono un asset unico, meno è possibile esprimere quanto ogni singolo "possesso" vale. Di conseguenza confrontare il valore che un singolo proprietario può fare contro una "proprietà multipla" è un compito arduo e difficile.
In una riga: "vado da Berlusconi, voglio il Milan, lui tira fuori i bilanci, fa una richiesta e decido, e il prezzo è quello e si apre una trattativa".
"vado da pallotta (una quota della Roma è in azionariato popolare) stesso discorso, acquisto la sua quota. Per l'altra parte la devo acquistare dal mercato (se possibile) e li non è sufficiente fare l'offerta al prezzo di azione*
*evento effettivamente verificato, in maniera inversa, durante l'ultimo aumento di capitale tramite azioni della società:
La Roma ha piazzato 100M di azioni, allo stesso prezzo delle 100M già presenti. 78M sono state sottoscritte, la società ha invece dovuto aggiungere i 22M mancanti. A fronte di un valore Reale di 200m, le azioni sottoscritte costavano 178M. Di conseguenza il valore è nettamente inferiore di quello atteso, e quindi in questo caso c'è una "perdita" di valore complessivo (in tal caso "ripianata" dalla società).
Può essere comprensibile come spiegazione?