Il doppiaggio è una piaga sociale senza paragoni.
Eppure il gruppo "romano" degli anni 70-80 era bravissimo. Ferruccio Amendola e Tonino Accolla, tanto per fare due nomi, erano prodotti da quella scuola. Poi per scelte industriali i doppiaggi sono stati spostati a Milano, il cui esponente di picco è quel coso assurdo che fa tutte le voci uguali, con quell'accento da deficiente (non so il nome ma avete capito benissimo, doppia tutti i cartoni animati e fa il capitano pirata nei pirati della Luna Nera), senza parlare dei doppiatori di Kevin Spacey e quello nuovo di Tom Hanks.
Che poi sia anche un problema di adattamenti sono d'accordo; d'altronde, se la qualità passa in secondo piano, questi sono i risultati.
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