Il problema è che i coach non vogliono prendersi rischi. TRa pubblico e dirigenze son tutti pronti a chiedere la loro testa alla prima occasione, e allora si va sul sicuro (o perlomeno, su quello che per il pubbico sembra sicuro): leggi vecchi giocatori di nome, stranieri (che fanno comunque figo), e via dicendo.
Bisognarebbe che qualcuno trovasse il coraggio di dire "magari per qualche anno non vinciamo granchè, ma stiamo fondando una signora squadra, con ragazzi italiani che meritano, e che contribuiranno a riportare il nostro basket e la nostra nazionale a riconquistarsi il rispetto che merita(va).
Per la cronaca, sono certo che se dovessi mai appoggiare meza chiappa su una panchina "importante" saresti un coach coraggioso e lungimirante.
Per le due settimane di lavoro prima che la tua franchezza e la tua filisofia ti costino il posto.