ma io tendenzialmente son d'accordo con te, solo che, a mio modo di vedere, il tuo pensiero sfocia in uno stucchevole perbenismo. nel senso che se tu dici "ah, sì, il tizio di colore", anzichè dire "ah, sì, il nero/negro" stai dicendo la medesima cosa e stai facendo – ugualmente – una discriminazione basata sul colore della pelle, tutto qui. non è tanto la parola, o il significato più o meno celato, quanto il concetto che si esprime che è lo stesso. spero di essermi spiegato :)
un concetto può essere espresso con termini neutri o termini offensivi - ho postato il link dell'accademia della crusca che approfondisce la questione di proposito.
negro è un termine offensivo, come mongoloide o frocio. nel momento in cui il colore della pelle è una componente importante nella comprensione e nello sviluppo di un discorso è meglio usare il termine "nero" (ti ho fatto già l'esempio, non fare il naif che pensa che possa essere sempre essere evitato). questo per ragioni storiche e culturali, per distringuersi dalla massa ignorante e razzista.
in tutte le altre occasioni, cioè quando il colore della pelle può essere evitato di essere menzionato, semplicemente non si menziona. e se lo tiri fuori vuol dire che stai associando una componente fisica ad un comportamento---> razzismo.
non basta una faccina finale a mitigare il fatto che mi dai del perbenista. io penso siate degli ignoranti razzisti più o meno inconsapevoli, ma evito faccine ipocrite.