Beh, tuo figlio magari gioca in una buona squadra in cui il gruppo é evoluto o in una squadra in cui l'allenatore vuole provare ad ottenere qualche risultato di squadra in più perché la squadra é "trista", non lo so, io ipotizzo, dimmi te.
Io ho due gruppi da cui possono uscire delle giocatrici ed abbiamo 2 giochi in tutto (e parlo di u15 e u17), transizione contro la uomo e gioco contro la zona.
La domanda che in molti si pongono (molti allenatori intendo) é: quanto conta se questo se fare una partenza diretta se anche quando cambia perno in maniera non evidentissima poi non glielo fischiano?! Meglio insegnare a come tenere il contatto sul primo palleggio, magari prendendo fallo o un vantaggio senza cadere per terra.
L'esempio posto é un particolare, un'estremizzazione del concetto.
La cosa più evidente, per me, é che ci sono poche società professionistiche che continuano un percorso di miglioramento individuale durante la stagione (allenamenti di mattina individuali) o in off-season. Ci sono, e lo so, perché questo tipo di lavoro lo faccio pure io :-) ma sono poche, rispetto a quante dovrebbero essere.
Aggiungo che ci sono difficoltà motorie-coordinative sempre più importanti nei ragazzi d'oggi e farli diventare grossi e veloci é più facile che farli diventare mediamente grossi, piuttosto veloci e pure avere un bagaglio tecnico ampio.
Come ultima osservazione, riferito proprio all'ultimo concetto. Si cerca di insegnare tutto, invece, a mio giudizio, da una certa età in poi legata alla qualità del gruppo che hai, dovresti lavorare molto di più sullo specifico.
Opinione personale, ovviamente