In Spagna sono sempre avanti:
"Dal ritiro di Gniewino, dove la Spagna campione in carica prepara l’Europeo (esordio domenica contro l’Italia) è rimbalzata la voce secondo cui la nazionale avrebbe contrattato con il governo spagnolo una detassazione ‘ad squadram‘ sul premio in caso di vittoria. Siccome sul premio previsto di 300 mila euro cadauno ogni giocatore avrebbe dovuto lasciarne il 52 per cento (156 mila) nelle casse dello Stato, per non spremere troppo i poveri giocatori è stato firmato un accordo intergovernativo tra la Spagna e i paesi ospiti, Ucraina e Polonia dove i premi sportivi sono detassati, per fare in modo che gli eventuali premi alle Furie Rosse non siano soggetti ad alcun tipo di tassazione. Ai calciatori insomma, dopo avere rovinato le casse statali, è adesso permesso di ricevere premi esentasse. Quando il calcio è evasione, anche fiscale."
Rimbalza sempre nella mia testolina la solita domanda: lo spagnolo medio è scemo o mangia sassi?
Ma non si può dire, parliamo male sempre e comunque solamente di noi.