Eccomi, non mi son dimenticato. Nel mentre ero all'Unipol Arena a saltare come un cretino e credo che farò lo stesso a Forlì a febbraio... dunque:
Larsen é fondamentalmente la canzone su cui si basa e da cui parte formalmente e realisticamente tutto l'album ovvero il fatto che lui abbia avuto e abbia tuttora un problema piuttosto serio all'udito.
Da Larsen che ha delle genialate (tipo le coriste che chiudono "fino alla fiiiii" sulle frequenze del tipico fischio dell'effetto Larsen stesso), concordo che "Migliora la tua memoria con un click", bella canzone di dichiarazione di "ignoranza da internet" sia una delle migliori, anche se la presenza di Gazzé é realmente da cameo nell'outro che mi fa sempre morir dal ridere.
A me piacciono particolarmente "Confusianesimo" (tra l'altro c'é stato un articolo scritto da "Famiglia Cristiana" in cui si critica apertamente questa canzone...) intro accattivante e diverse costruzioni semantiche veramente complesse ("Anche gli scettici cercano una risposta / Se c'è il paradiso e qualcuno ce lo dimostra / Caro Tiziano, altro che giro di giostra / Sarà un giro di chupito tipo rito di Jonestown"), resa meravigliosamente nel live, "Ti fa stare bene", che pur essendo la più radiofonica e "pop" ha una frase che mi manda fuori di testa ("canto di draghi, di saldi, di fughe più che di cliché", alliterazione meravigliosa, a mio parere), "Prisoner 7 0 9" ha un gran bel significato, sia per Caparezza in sè, che per tutti i musicisti (io quando ancora ero giovane e sempre poco bello ci ho provato e ho visto come girava la ruota... non propriamente bene, almeno per le mie finanze e con chi avevo i contatti io) e quando dice "ho un titolo di studio stampato su copertina / ma non mi prende nessuno, qua non é più come prima / cerco me stesso, quindi un supporto che ormai / nessuno può darmi, puoi contarci, 709" usa veramente bene i termini linguistici a sua disposizione per tenere il doppio significato concettuale e sempre in questa canzone il bridge musicale e reprise della terza strofa sono da carica paurosa che mi van saltare anche se sto stesso in dormiveglia. "Sogno di potere" a me piace di brutto ("Tutti mi vogliono risolutivo ed é una tragedia / perché io sono come un ladro al Brico: frega una sega!")
"Una chiave" é un'altra canzone sicuramente che può essere un singolo, "Forever Jung" é intelligentissima e la presenza di DMC è già di per sé un riconoscimento importante, "Prosopagnosia" (e la versione outro "modello Sia" cantata da Valeria Quarto) é una intro/outro perfetta (tra l'altro io adoro Massimo De Leonardis aka John De Leo dai tempi dei Quintorigo e ci ho avuto a che fare per qualche anno), "L'uomo che premette" é una fotografia di una vasta parte della società, quanto meno quella pubblica, che prima di dire una cattiveria o una verità scomoda deve sempre fare una premessa e mi ci ritrovo personalmente, perché é una cosa che mi sta sul cazzo, quindi me la vedo vicina.
"Minimoog", "La caduta di Atlante" e "Autoipnotica" non le skippo affatto, ma mi arrivano come canzoni di contorno, cosa che non sono "L'infinto" realmente una "finestra" aperta sulla finzione con la quale ci confrontiamo quotidianamente e "Il testo che avrei voluto scrivere" mi sa tanto di uno sfogo che in un periodo della sua vita non proprio agevolissimo ci sarà come sempre chi gli avrà fatto delle pressioni per scrivere... anche perché, artista particolare, sicuramente apprezzato, sicuramente con libertà esecutiva, ma sempre sotto contratto con la "Universal" é, e alla Universal di base interessa il fatturato :)
Musicalmente mi pare valido, rap-rockeggiante, ben suonato (anche live con diverse variazioni rispetto al supporto CD), le basi elettroniche, credo principalmente di Camporeale e Lord-Alge, hanno suoni ben curati e vari per tutto il CD, l'idea del concept é chiara e non perde mai il filo, né come creazione ideale (supporto CD/spettacolo live), né come realizzazione pratica (contenuti/testi).
Last edited by Steve Makis™ at 12/16/2017 5:25:03 PM