a me di calcio interessa il giusto, però per una volta voglio veramente sfogarmi.. qualche spunto di riflessione..
- quando leggo che si discute ancora su queste cose (calciopoli, scudetti, doping, ...) mi viene veramente il magone perchè magari userò frasi fatte ma tutto questo atteggiamento "noi" vs "voi" che abbiamo come tifosi sta alla base dello scempio che si vede sui nostri campi da calcio.. è un problema di mancanza di un certo tipo di cultura che noi italiani non abbiamo e probabilmente non avremo mai perchè manca la volontà di cambiare.. il fatto che mi scandalizza è che gli stessi che predicano sportività e rispetto dell'avversario quando guardano una partita di rugby, poi si trasformano quando si parla di calcio.. ma ci sono sport esenti dal concetto di sportività?
- ma un qualcosa di illegale si può fare perchè tanto tutti lo fanno? ma la colpevolezza ammette gradi di comparazione? c'è qualcuno che l'ha fatta più sporca quindi tutto ok? ma perchè se siamo sporchi pensiamo prima di tutto a trovare qualcuno più sporco in modo da poter scaricare su qualcun altro le colpe con un "ecco vedete.. non siamo gli unici.. anche loro.. loro di più!!" ?
senza poi voler tornare troppo indietro, bastano le ultime due giornate:
- tifosi genoani che di fatto vengono riconosciuti capaci di decidere le sorti della squadra.. sospendi la partita e fine della storia, non che consenti di umiliare i giocatori con la storia del togliersi le maglie ecc.. ma perchè? voi che davanti a decine di migliaia di altri spettatori, che siano uomini adulti e vaccinati o famiglie con bambini, davanti a tv e stampa di tutto il mondo mettete in scena un teatrino simile siete degni di quella maglia? forse un giocatore del genoa si sarebbe dovuto togliere quella maglia proprio per non identificarsi con quello che stava succedendo..
- laziali che si rendono protagonisti di scene di isteria al limite della psicosi.. ti stai giocando il terzo posto, ok stai perdendo, ok sei stressato, frustrato e deluso, ok hai un fiume di adrenalina in corpo, ok l'arbitro magari si è mostrato indeciso e poco capace nel gestire quella situazione.. e quindi? professionisti di Serie A, cioè il massimo livello agonistico italiano, sono giustificati a esplodere in una simile reazione come risposta ad un episodio tra l'altro completamente ininfluente ai fini del risultato finale? ma qual è l'esempio che date?
- il capitano di una squadra che va attonito e senza difese a prendersi lo sfogo rabbioso e indemoniato di centinaia di tifosi sotto la curva a fine partita come ad accettare questi modi e (secondo me) a dare troppa importanza alla loro opinione sulla questione allenatore-progetto-risultati.. ok la roma ha avuto alti e bassi (sarebbe comunque 7a a 4pt dalla 3a), ok Luis Enrique vi può stare sulle balle, ok potete non condividere il "progetto", le scelte e l'operato della dirigenza, ok è un diritto poter contestare esprimendo la propria opinione.. ci sono però anche forme più civili per farlo.. ma che messaggio è?
torno da un periodo lavorativo di 8 mesi in Germania e mi confronto con amici che vivono in Inghiterra e Francia.. penso che la parola migliore per descrivere l'impressione e l'influenza che tutto questo ha sull'opinione pubblica estera sia "triste".. è triste vedere come uno sport, lo sport nazionale, che diventa luogo comune di inciviltà, volgarità e violenza, è triste vedere "professionisti" in campo che per primi non si comportano da sportivi, è triste vedere come se ne parli facendo finta di essere tutti indignati finchè non spunta un nuovo argomento/fattaccio di discussione per poi lasciar tutto correre.. è triste non riuscire a trovare argomentazioni o parole per spiegare perchè questo succede..
anacronisticamente vostro,
D.