Ho letto tanti commenti ed i nostri calciatori sembrano tutte pippacce... Dico anch'io la mia:
- Ingaggi e premi: un calciatore che prende 3M di euro dalla propria società riceve una telefonata dal procuratore che gli dice "ciao carissimo, non fare contrasti duri, perché se ti fai male, poi anno prossimo non ti pagano le mensilità e salti la stagione eh" sarà stra-motivato a fare una corsa in più per pressare la palla, no? é ovvio! se prendessero 300mila euro (30mila euro mensili... già un super stipendio, per me!) ed avessero incentivi per un risultato mondiale/europeo nei primi tre, sono sicuro che in nazionale si vedrebbe molto più sbattimento (e sarebbe una cosa buona per ripianare il debito pubblico, ma... non m'infilo in congetture astrali e resto sul pezzo).
- Scuole calcio e strutture: Abete ha detto che le strutture non sono adeguate e che le scuole calcio non lavorano bene come un tempo (ma una caterva di tornei internazionali per club li vincono le nostre squadre, ma ovviamente questo non lo dice in conferenza stampa) e che non si creano calciatori. A Faenza (squadra di Eccellenza, datata 1912) ci sono qualcosa come 30 campi nuovi per i settori giovanili e la squadra milita in... ripeto... Eccellenza, per cui le strutture ci sono, mi chiedo se piuttosto l'investimento non debba essere fatto sulla qualità e formazioni dei tecnici e dei preparatori atletici, piuttosto che sulle strutture (vedi Milan Lab) che ci invidiano e provano a copiare nel mondo.
- Condizione fisica e mentale: se convochi Cannavaro e Chiellini come coppia centrale sai già prima del mondiale che prenderemo almeno un goal a partita (17 goals subiti consecutivamente quest'anno, peggior stagione della Juve da sempre o quasi), perché mentalmente non sono sereni e fisicamente non sono pronti. Se chiami Buffon che ha combattuto con problemi fisici tutta la stagione sai che sarà a rischio infortunio (così é stato), se chiami Gattuso (panchinaro per lunga parte della stagione) sai che non avrà il ritmo partita e quindi non sarà in forma, se chiami Gilardino (che non segna da marzo o giù di là) sai che difficilmente farà goal, se chiami Pazzini che fa 19 goals in coppia con Cassano e con Mannini e Guberti (o Ziegler) a fargli assists a go-go in stagione, non puoi lasciarlo "solo" a pascolare per l'area, se chiami il capocannoniere (29 goals in 35 partite) del campionato (Di Natale) devi metterlo nelle condizioni di giocare come ha giocato nel club... e tante tante altre situazioni (Marchisio, Pirlo, Montolivo, Pepe, Iaquinta, Camoranesi...). L'allenatore della nazionale é prima di tutto un selezionatore, se sbagli le scelte (cosa indiscutibile!) puoi essere il più bravo allenatore del mondo, ma non riuscirai a cavarci niente.
- I giocatori: ci sono, esistono, bisogna selezionarli, del futuro te ne frega un tubo, la manifestazione é presente, attuale, momentanea e dura 3-4 settimane, devi prendere giocatori pronti per quel momento storico, fisicamente, mentalmente e che ti siano tatticamente utili per l'idea che hai e che devi proporre, ne devi proporre una sola, buona e comprensibile subito, non 120 possibilità, non si va da nessuna parte con la confusione.
- Italiani e u21: é inammissibile che la squadra campione d'Italia abbia 3 italiani, di cui: Balotelli 26 su 38 (12 dalla panchina), Materazzi 12 su 38 (8 dalla panchina) e Toldo 0 su 38. La seconda squadra d'Italia, però, porta solo De Rossi e la terza, il Milan, ne porti tre, il cui più giovane abbia 31 anni (Pirlo) e venga da un infortunio con ricaduta. Se continuiamo a tenere gli italiani nelle squadre che non fanno esperienze internazionali é ovvio che si esce con Nuova Zelanda, Paraguay e Slovacchia.