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1) normativa fiscale, in spagna pagano meno tasse di noi e infatti son falliti prima di noi.

1) normativa fiscale, in spagna pagano meno tasse di noi e infatti son falliti prima di noi.

qual è il legame di causalità fra queste due cose?

ma poi l'insulsaggine del pelato è lamentarsi di tasse che anche il suo stesso capo che non vuole togliere. e io sono d'accordo. in tempi di crisi ci manca solo che facciamo regali milionari ai giocatori di calcio e rinunciamo ad entrate nelle casse dello stato. fosse per me la alzerei pure.
così i fenomeni scappano? ecchissenefrega.

1) normativa fiscale, in spagna pagano meno tasse di noi e infatti son falliti prima di noi.

qual è il legame di causalità fra queste due cose?

ma poi l'insulsaggine del pelato è lamentarsi di tasse che anche il suo stesso capo che non vuole togliere. e io sono d'accordo. in tempi di crisi ci manca solo che facciamo regali milionari ai giocatori di calcio e rinunciamo ad entrate nelle casse dello stato. fosse per me la alzerei pure.
così i fenomeni scappano? ecchissenefrega.

non mi pare difficile da capire, la causalità tra meno tasse = meno introiti statali --> meno soldi per ripanare il debito pubblico, poi ovviamente non è così semplice et immediato, in quanto collaborano molti altri fattori.

sulla seconda parte del tuo messaggio sono perfettamente d'accordo.

Non è che la Spagna sia fallita perchè le società di calcio pagavano meno tasse

Non è che la Spagna sia fallita perchè le società di calcio pagavano meno tasse

Dove ho detto tutto ciò?
Le normative fiscali non si applicano mica solo alle società sportive eh

Dissento praticamente in tutto e per tutto, ma vabbè, son punti di vista.

1) normativa fiscale, in spagna pagano meno tasse di noi e infatti son falliti prima di noi.
2) diritti TV, mi pare che siano sempre state le piccole a puntare i piedi.
3) gli stadi si sono svuotati perchè sono poco accoglienti e ci vanno troppi deficienti --> introduzione della tessera --> non ho niente da nascondere, non vedo perchè mi deve stare sul cazzo farla, a fronte di una mia maggiore sicurezza.
4) nonostante la presenza di deficienti negli stadi, già dalla scorsa stagione a S.Siro non ci sono più le reti alte 5 metri che "chiudevano" le due curve.
5) lo spezzatino è dovuto ad un fatto di introiti, leggasi diritti TV --> torna al punto 2.
6) probabilmente non hai mai letto i bilanci di Real Madrid e Barcellona considerato quello che dici, ti consiglio di googlare e vedrai cosa ti viene fuori.

Beh sul fisco pure Galliani ci può far poco... Se in Italia devi dargli 15 per farne 10 netti e in Spagna 12 per farne sempre 10... Poi i diritti tv avvantaggiano molto squadre come Barca e Real (non dividono un bel niente con le squadre piccole) e sono pure proprietari degli stadi (legge proposta mai passata da noi)... Fosse per Galliani, si copierebbe tutto da Inghilterra e Spagna, ma tonti come siamo in Italia ci arriveremo fra una ventina d'anni...

Fabregas voleva giocare nel Barcellona e capisco pure perché, secondo me al Milan non ci veniva comunque.

Sulla normativa fiscale, non la fa Galliani ma il capo suo... La legge sugli stadi qualcuno avrebbe la maggioranza per farla passare, ed è sempre il capo di Galliani. Dei diritti tv meglio non parlare, Barcellona e Real saranno si favorite, ma mi pare che in Italia sia nota la diatriba (con l'aiuto di Rosella...).

Leggete "Febbre a 90 gradi" e capirete che in Italia siamo dove stava l'Inghilterra 30 anni fa (Heysel). Gli stadi sono stati svuotati da norme cervellotiche, applicazioni deliranti (vedi tessera del tifoso), barriere che servono ad allontanare le famiglie, spettacoli orridi (per improbabili protagonisti, palcoscenici improponibili tipo Verona-beach, partite spezzettate grazie ad arbitraggi "non all'europea", un sistema che evidentemente è interessato più al calcio urlato delle moviole che a quello giocato). Galliani non è stato finora un comprimario, per cui per me può tacere, insieme a tutto l'establishment che ha portato il calcio quaggiù. Se hai le leve del comando e non le usi, non accampare scuse.

Lo showbiz "all'italiana" non è manco lontano parente di quello "vero".