è già grasso che cola se qualcuno in Italia salva suo figlio dalla palla a esagoni bianchi e pentagoni neri.
i primi anni della mia vita li ho passati vicino allo stadio di Minerbio.
quando io e mio nonno passeggiavamo la sera gli chiedevo
"nonno cosa fanno quelli?"
lui mi diceva
"i froci"
mi sono informato poi dal mio vicino di casa (capitano dei vigili urbani, doveva sapere per forza cos erano i froci) e mi ha spiegato cos erano.
parafrasando un grande campione di calcio. "non ho nulla contro gli omofobbici" e citandone un altro "quel che fanno sono **zzi loro".
Stima profonda per tuo nonno. Io ho un cugino di 11 anni che è matto per il pallone, sto cercando di fargli capire anche l'esistenza di altri sport.
Già a 11 anni hanno tutte le menate dei professionisti, prima di tutto l'antisportività: tendenza a cadere a ogni minimo contatto, a cercare il fallo, a non rispettare arbitri e avversari. Gli insegnano ad essere uomini di merda.
Vero, del resto si dice che il rugby è uno sport da mascalzoni giocato da gentiluomini e il calcio uno sport da gentiluomini giocato da mascalzoni.
Aneddoto: cinnazzi al campetto che giocano a calcio; mio figlio, 11 anni, assolutamente negato per il calcio, è tra loro. Solito bimbo supereroe che si crede Maradona: ad ogni passaggio che uno sbaglia, protesta e rimprovera; ad ogni contattino che gli fanno è per terra che si rotola e chiama fallo; fa sgambetti in sequenza pur di non fare segnare gli avversari; spintona e dice parolacce ad ogni piè sospinto.
Mio figlio, dopo avergli detto 3 volte di smettere di tirare calci a caso, si rompe i coglioni; il bimbo simpatico prova a dribblarlo facendo addirittura un abbozzo di doppio passo, mio figlio lo placca al volo, lo stende, gli passa sopra, gli ruba palla e gli dice "Adesso se riesci puoi chiamare fallo".
Mi ha reso un genitore felice!