Il Presidente è troppo amareggiato per parlare. Manda un comunicato stampa che, dopo un delirante prologo su buchi, crisi, tirare la cinghia e via dicendo, riepiloga giocatore per giocatore una squadra che doveva segnare un'epoca, e ha fallito per un cumulo cosmico di semplice jella.
Helmuth Rehberge, Orsonero: feroce ed enorme come un orso nero, dominatore delle aree su entrambi i lati, il migliore lungo della storia dei MM, l'unico a poter dare del tu a Sua Maestà. Ci mancherà. Neo Hall of Famer (cerimonia a giorni).
Nicola Grillenzoni, Grillo: ha segnato la storia, 141 partite di letale sostanza, condite dal devastante pick&roll con la Pulce. Ha mostrato come deve essere un grande lungo, unica vera scoperta di tale MP senza prefissi. Storia.
Raymond Ezell, Lupo: il primo giocatore ad assomigliare veramente ad un'AP, elemento di sostanza, funzionale alla squadra. Partendo, ha comunque portato soldi importanti. Ha mostrato che si vive non solo di Shaolong. Forse l'HoF un giorno si aprirà per lui.
Zheng Shunxian, Sentinella: con un soprannome degno del suo sguardo vispo, è arrivato per fare da spalla a Scalambrieri. I punti e il gioco li ha portati, la difesa è stata un tormento. Ha fatto quel che doveva. Grazie.
Luca D'Aprile, Pesce: si è trovato a fare da improbabile coppia con Grillo quando l'orso è stato abbattuto. Encomiabile, anche se la sua difesa era più fragile di una cristalleria di Murano (chissà come non si faceva la 3-2...). Utile.
Francisco Estramin, Enigma: un altro Masters, arrivato per fare grandi cose e mai inserito realmente. Doveva essere l'erede di Shunxian per una stagione, le cose sono state ben diverse, contributo utile ma insomma migliorabile. Mah.
Moshe Naim: Ndr mi liquida? e io ritorno e metto del mio quando serve. Oddio, a modo mio, si intende, perdendo pezzi peggio del Titanic in affondamento. Vado via portando comunque un gruzzoletto. Nonno.
Rimangono invece (almeno per ora):
Paolo Rascio, Rashomon: il 20 enne leggenda peggio sviluppato della storia del basket italiano, ha tanta voglia di lavorare (mmm la difesa però) e soprattutto i cojones, che, insieme a quelli di Grillo, portano un fondamentale break contro Freccia Azzurra. Per ora è il pilastro della ricostruzione, vedremo più avanti come si comporta. Futuro.
Roberto Scalambrieri, la Pulce, l'Incommensurabile, Sua Maestà: forse per l'ultima volta si sentirà il tormentone "parte o rimane". Millemila partite, essenziale sempre e comunque, mette un sigillo fondamentale sulla salvezza dei MM, segna 108 punti nelle prime due partite di questa ultima stagione, sarà la Chioccia oppure andrà ad assaporare la A altrove. Sapremo tra poco.